giovedì 2 luglio 2009

Every time you drop a bomb.

La situazione politica italiana è alquanto allarmante.
L'avanzato e trascurato stato di censura ormai è percepito da qualsiasi cittadino.
Vada dal caso televisivo di Minzolini, ai milioni di casi di ogni giorno su facebook.
I primi si sa dovrebbero fare urlare tutta la nazione, e invece urlano solo i soliti "eversivi", mentre i secondi dovrebbero creare molto più scalpore.
In facebook è alquanto difficile trovare tracce di una conversazione, riguardante il governo, del giorno precedente.
Puntualmente queste scompaiono lasciando in evidenza solo il link al video o all'articolo.
Siamo capaci di mobilitarci in milioni contro le bombe in Iraq e le guerre preventive, contro la censura di questi giorni imposta in Iran sui mezzi di stampa, sulla televisione e appunto sul web, ma non ci accorgiamo mai di casa nostra.
Ogni volta che qualcuno viene censurato, e gli viene cosi proibita la pubblicazione del proprio libero pensiero è come se deflagrasse una bomba.
Un'esplosione che tutti dovrebbero sentire e da cui tutti dovrebbero prendere le distanze e indignarsi; questa negazione è la mancanza di libertà di espressione.
Hanno paura delle nostre idee, hanno paura perché abbiamo cominciato ad informarci in tanti e con facebook la tua idea viene amplificata ai tuoi amici.
Hanno paura perché a noi non è passato il loro messaggio che in politica sono tutti ladri uguali.
I gruppi inneggianti al duce e al razzismo rimangono le conversazioni no; vogliono punire chi usa il cervello.
Noi abbiamo la ragione ,le idee e la storia dalla nostra parte; loro l'odio infondato nei nostri confronti, tanti soldi e tanti interessi da difendere.
Informatevi più che potete per un futuro migliore, per essere i padrini recostituenti del futuro, siamo i nuovi partigiani e riporteremo all'antico lustro la nostra bene amata Italia.